di Gianluca BERNARDINI
Liberamente ispirato all’omonimo libro del regista Ivan Cotroneo (lo ricordiamo almeno per il bel «La Kryptonite nella borsa», ma anche sceneggiatore di molte fiction televisive di successo), arriva in sala «Un bacio», un film, da lui stesso definito, sulla «fragilità della giovinezza». La stessa che molti di noi avranno percepito negli anni difficili dell’adolescenza, mentre si viveva il cosiddetto «tempo del passaggio» verso l’età adulta. Lorenzo, Blu e Antonio hanno sedici anni e frequentano il terzo anno del Liceo Newton a Udine. Tre pianeti «diversi» dentro un mondo ostile di coetanei che li guarda, li giudica e li sfotte oltre misura. Il primo è appena giunto a scuola, dichiaratamente gay e adottato da poco da una coppia che l’ha scelto per quello che è. Blu, una ragazza introversa ed emarginata, che scrive lettere a se stessa da grande per non dimenticare cosa è stata, è innamorata di un ragazzo più grande e lontano che non l’ha trattata proprio come «una principessa». Antonio, infine, ha da poco perso l’amato e ammirato fratello maggiore in un incedente in moto, gioca bene a basket, ma è considerato da tutti un idiota. Tre «ultimi» che ritrovano forza nel condividere la cosa che conta, forse, di più quando si è giovani: ovvero l’amicizia. Quella che accompagna le giornate, i momenti belli come quelli brutti, la stessa che fa sospirare, ridere, piangere e che si vorrebbe non finisse mai. Un nucleo «quasi» perfetto, con famiglie «normali» alle spalle (non sempre visibili al cinema) che tentano di fare del loro meglio, nonostante gli sbagli, nel loro essere genitori. Un film «leggero», ma allo stesso tempo drammatico e romantico, con tanto di colonna sonora «coreografata» da Luca Tommasini. Un racconto fatto pure di inserti, tra «cartoon» e «videoclip», come può essere del resto la vita di un adolescente alle prese con la realtà, ma anche con ciò che è fatto di sogno e fantasia (bellissimo il modo originale di reagire di Lorenzo di fronte alle cattiverie). Senza nascondere il dramma del bullismo (sotto ogni forma), della discriminazione e dell’utilizzo dei «social». Per questo «Un bacio» è da vedere, per poterne parlare tra adulti e ragazzi.
Temi: adolescenza, amicizia, amore, scuola, famiglia, bullismo, social media, diversità.