Gianluca Bernardini racconta Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins: Un racconto appassionato e sincero, frammisto di poesia e denuncia sociale, dove l’amore resiste e vince, nonostante tutto.
di Gianluca Bernardini
«È stato l’amore a portarti qui», recita un verso del romanzo di James Balwin Se la strada potesse parlare. Lo stesso preferito dal regista, premio Oscar, Barry Jenkins (autore di «Moonlight» del 2016) che si è cimentato nella trasposizione cinematografica del romanzo dal titolo omonimo, fra pochi giorni nelle sale. Un racconto appassionato e sincero, frammisto di poesia e denuncia sociale, dove l’amore resiste e vince, nonostante tutto.
Protagonisti due giovani di colore, Tish (Kiki Layne) e Alonzo (Stephan James), detto Fonny, che uniti fin da piccoli, si ritrovano innamorati più che mai, negli anni ’70, nel quartiere di Harlem, Manhattan, a New York. Accusato ingiustamente di stupro, Fonny finisce presto in carcere, proprio poco prima di venire informato di essere il padre del bimbo che Tish porta in grembo. Un duro colpo per entrambi che, invece di abbatterli, li fortifica. Soprattutto quest’ultima, resiliente, sostenuta dalla famiglia e dal coraggio della madre Sharon (Regina King, premio Golden Globe per miglior attrice non protagonista), farà di tutto per salvare il suo futuro sposo da un’indebita condanna. La stessa che ha subìto l’amico di lui, Daniel (Brian Tyree Henry), che, uscito dalla galera, porta i segni di tutta la violenza e la bruttura che vi ha dovuto subire.
Tra flashback e la narrazione di Tish sullo schermo passa, tuttavia, potentemente la bellezza e la forza del cuore. Sospeso tra cielo (i sentimenti) e terra (l’amara realtà), il film conduce lo spettatore dentro le emozioni dei suoi protagonisti. La vita è per tutti dura, ma per qualcuno, sembra esserlo ancora di più. Soprattutto se il colore della pelle è diverso dal «bianco». Ma qui v’è la purezza dell’anima che, per fortuna, prevale. Quella che, a ragione, anche se blues (come la musica che accompagna il film), più facilmente tutti ci unisce. Parole sante, come le immagini. Da vedere.
Temi: amore, coppia, ingiustizia, lotta, carcere, resilienza, Harlem, razzismo.