Umiliata, tradita, percossa, ma non sconfitta nella fede
di Gianluca BERNARDINI
C’è chi ha gridato a un film estremamente anticattolico (suore cattive, Chiesa senza misericordia e vendita di bambini); chi l’ha invece apostrofato come un film di denuncia (una sorta di nuovo «Magdalene») per un passato che la Chiesa tenta ancora oggi di nascondere; chi invece, come il sottoscritto, vede in Philomena, la protagonista (il cui nome dà il titolo al film), la bellezza della fede. Quella fede che, non si sa «il perché» (il film non lo dice), resta nonostante tutto: nonostante il peccato di gioventù punito esageratamente, un bimbo che l’è stato portato via e non ha mai più potuto rivedere, una serie di risposte non date da chi avrebbe dovuto «sollevarla» da rimorsi mai cancellati. Questa è Philomena (Judi Dench, fantastica): una donna ormai avanzata d’età, orgogliosa delle sue origini irlandesi, di fede retta, semplice nei tratti, ingenua nei modi, ma non «stupida». Così la coglie il giornalista in crisi Martin Sixsmith (il bravissimo Steve Coogan) che si appassiona del suo caso e l’accompagna nel viaggio alla ricerca del figlio perduto. Ispirato a una storia vera (le immagini finali lo ricordano), tra colpi di scena e qualche furbata nella scrittura per attirare forse maggiormente l’interesse (i soliti cliché contro una fede cattolica che reprime più che libera), «Philomena» ha vinto, a ragione, alla Mostra del Cinema di Venezia 2013 il premio per la miglior sceneggiatura, nonché il «Signis» assegnato dalla giuria ecumenica. Ciò che il regista Stephen Frears mette in scena (inconsapevolmente?) è più che una denuncia e una critica. In Philomena (letteralmente il nome significa «amica della forza»), nel suo coraggio e nella sua fede, noi vediamo con chiarezza il potere del perdono «nonostante tutto». È questo ciò che scuote, meraviglia, edifica chi le sta attorno e lo spettatore che vorrebbe immediata giustizia. Se a qualcuno qualche battuta (infelice o no che sia) contro i cattolici potrà dare fastidio, non dimentichi di puntare lo sguardo sulla «figura Christi» di Philomena. Umiliata, tradita, percossa, ma non sconfitta nella fede e nella vita. Da non perdere, per chi ha testa, cuore e ama il bel cinema.
Temi: fede, perdono, amicizia, maternità, dolore, menzogna, Chiesa cattolica.