Arriva in sala Padrenostro, diretto da Claudio Noce e presentato alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Di Gianluca Bernardini
Possono capitare nella vita momenti in cui sembra che ci manchi l’aria, si entra nel panico e ci pare di soffocare. Si ha bisogno perciò di prendere fiato, di correre all’aperto o di qualcuno che ci soccorra e dia una mano. Se si è bambini, magari, con un padre importante, di cui ti fidi ciecamente, hai bisogno proprio di lui che ti rincuori e ti incuta coraggio.
Capita così al piccolo Valerio (il talentusoso Mattia Guaraci) che, suo malgrado, ha dovuto assistere all’attentato di suo padre Alfonso (Pierfrancesco Favino, coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia), vicequestore a Roma, impegnato negli “anni di piombo” in diverse indagini, per cui sotto scorta. Da quel momento i giorni non sono più gli stessi, nemmeno quando torna in Calabria, tra i luoghi della famiglia paterna, dove si ripresenta l’amico immaginario Christian (Francesco Gheghi), che sembra aiutarlo nell’affrontare la quotidianità con più forza e spensieratezza. Ma la tensione e la paura permangono, sempre pronte a tornare a galla di fronte agli imprevisti (scena parabolica dell’auto bloccata in galleria). Claudio Noce, con “Padrenostro”, affronta così una pagina terribile della sua autobiografia (suo padre Alfonso, vicequestore di polizia, fu vittima di un attentato dei Nuclei Armati Proletari nel 1976).
Allora il regista aveva solo due anni, ma prendendo spunto dalla propria vicenda personale costruisce una storia, capace di mettere in luce quegli aspetti più profondi che hanno certamente inciso il corso della sua esistenza. Se da una parte il film riesce a raccontare tutto il dramma del vissuto psicologico ed emotivo dell’autore, dall’altra le soluzioni narrative adottate da Noce non sempre funzionano ai fini della storia. Resta il pregio dell’intento e del suo valore simbolico per chi, sopratutto tra le generazioni più giovani, non ha vissuto i drammatici eventi che un tempo, non lontano dopotutto, con tutta la loro portata di “terrore” hanno coinvolto il vissuto di tante generazioni del nostro Paese.
Temi: padre e figlio, giustizia, paura, speranza, terrorismo, storia, protezione