di Gianluca BERNARDINI

Non-è-un-paese-per-giovani-Luciano

Sandro (Filippo Scicchitano) è uno dei ventenni con un sogno nel cassetto e vuole diventare uno scrittore, mentre Luciano (Giovanni Anzaldo), cupo e misterioso, ha in progetto di varcare l’oceano per potersi realizzare da «grande» come cuoco. Decidono così di lasciare un lavoro precario di camerieri a Roma per partire alla volta di Cuba al fine aprire un ristorante con tanto di wi-fi, ancora raro sull’isola. Ma non tutto va a gonfie vele, nonostante il contatto con la «strana» Nora (Sara Serraiocco), ferita dalla vita, che in qualche modo cerca di dare loro una mano, e così i due avranno modo di «perdersi» o «ritrovarsi» sul posto, cambiati per sempre dalle loro scelte e dal proprio destino. Giovanni Veronesi ha avuto una buona intuizione con «Non è un paese per giovani», il suo nuovo film: «Forse è la prima volta che accade, ma non è un caso: un film che viene tratto da una trasmissione radiofonica. Un’esperienza fatta di dirette radio tutti i giorni a Radio2, dove chiamavo un ragazzo italiano all’estero e mi facevo raccontare la sua storia e il perché se n’era andato dall’Italia». Tuttavia il quadro che ne esce è qua e là fuori fuoco, lasciando l’intento piuttosto annacquato da una sceneggiatura un po’ troppo debole nell’affrontare uno dei temi più importati di oggi, come l’emigrazione dei ragazzi italiani all’estero alla ricerca di quella concreta possibilità di lavoro che realizzi le loro aspirazioni. Perché se da una parte il racconto ci ricorda che «non sono tutte rose» fuori dal nostro Paese, dall’altra alcune soluzioni narrative appaiono giustapposte e non così approfondite. Resta tuttavia il pregio della domanda: perché i giovani così spesso sono una «zavorra» e non una «risorsa» per il lavoro, l’economia, il progresso, in Italia? Perché alla fine li si lascia scappare e la «politica», nonostante gli intenti, non trova soluzioni percorribili perché i cosiddetti «cervelli in fuga» (ma non solo) trovino il loro «posto» nei luoghi dove sono nati, cresciuti e si sono formati? Azzeccata è pure l’idea iniziale e finale di porre sullo schermo i videomessaggi dei ragazzi all’estero. Sono davvero tanti e sono dappertutto. Torneranno prima o poi?

Temi: giovani, emigrazione, sogni, aspirazioni professionali, futuro, amicizia, delusione, crisi.