di Gianluca BERNARDINI
A volte basta poco per scivolare: una piccola distrazione, la testa che vaga nei pensieri e in men che non si dica si è a terra. Figuriamoci sugli sci, magari quando con decisione e rabbia imbocchi una discesa e ti ritrovi con un ginocchio rotto che ti costringe a passare un periodo in un centro di fisioterapia, lontano da casa e lontano dai tuoi affetti più cari. Succede così a Tony (Emmanuelle Bercot, premio come miglior attrice all’ultimo Festival di Cannes), avvocato quarantenne francese con un figlio che adora e una decennale storia d’amore con un uomo, Georgio (l’irriverente Vincent Cassel), che la manda fuori di testa con il suo modo di essere e di vivere. L’occasione del riposo forzato diventa propizia «pausa di riflessione» sulla sua tormentata relazione, che la regista Maïwenn Le Besco (di cui ricordiamo «Polisse» del 2011) mette ben in evidenza a colpi di flashback in «Mon roi», l’ultimo suo film scritto con Etienne Comar. Una storia come tante, vista forse già molte volte al cinema, ma che ha qui il pregio di farci comprendere quanto spesso la nostra psicologia sia così difficile da decifrare. Tony è una donna intelligente e intraprendente e Georgio un affascinante e furbo viveur: che cosa hanno insieme di comune? Come è possibile che un rapporto del genere possa stare in piedi per così lungo tempo? Sono queste forse le domande che più accompagnano il racconto e hanno la capacità di metterci di fronte alla complessità della vita e dei sentimenti senza arrivare a facili conclusioni. Ci sono tutti i momenti belli così come quelli drammatici: c’è l’amore e la passione, come la rabbia e la disperazione. Ma non c’è alcun giudizio, perché ciò che prevale è di fatto l’irragionevolezza dell’amore. Per non dire la fragilità stessa messa in scena, a partire dal parallelismo continuo con l’infermità della protagonista. Una storia vista dall’esterno, da diverse angolazioni, che ci fa comprendere forse quanto il tema degli affetti e delle relazioni in questo nostro tempo sia davvero urgente. A volte è necessario vedere le cose da lontano e prendere pure le distanze per meglio giudicarle. Anche un film può aiutare questo processo. Per un pubblico adulto, in ogni senso.
Temi: amore, infedeltà, fragilità, passione, coppia, famiglia.