di Gianluca BERNARDINI
«La vostra fede non può essere tenuta in ostaggio». Saranno state, forse, queste parole del «Maestro» ad aver acceso nel cuore di Maria Maddalena (la dolce Rooney Mara) il desiderio di seguirlo e di unirsi ai discepoli? Probabilmente sì, secondo, l’ultimo film di Garth Davis (di cui ricordiamo «Lion – La strada verso casa»), che mette in scena l’ultima parte della vita di Gesù (un serioso e intenso Joaquin Phoenix) dal punto di vista femminile, ripercorrendo la storia della prima testimone del Risorto. Una vicenda sconosciuta con l’intento di riabilitare la figura di Maria Maddalena, proclamata nel 2016 da papa Francesco come «Apostola degli Apostoli», che nel 591 d.C. (come si legge prima dei titoli di coda) papa Gregorio affermò essere una prostituta, emettendo un giudizio erroneo rimasto praticamente valido fino a oggi. Basato su uno dei testi chiave come l’apocrifo copto «Vangelo di Maria», pur non prendendo «alcuna posizione teologica o storica» (come da dichiarazioni), il film rischia, senza inabissarsi in pruriginose allusioni (già viste) del rapporto con il Messia, di divenire una fin troppo libera rievocazione del Vangelo, fatta da una donna folgorata da una «passione per l’Assoluto». Preso da questo solo punto di vista, «Maria Maddalena», scritto da Philippa Goslett e Helen Edmundson, presenta una storia di vocazione, che cinematograficamente regge. Sia la messa in scena (fantastiche le location italiane scelte) come le prove attoriali (interessante la figura di Giuda) non sono da poco. Una riabilitazione della figura della donna di cui, non solo in America (dopo lo scandalo Weistein), se ne sente più che mai il bisogno. Una storia di sguardi, dunque, che lasciano intendere un’adesione sincera all’uomo di Nazareth che ha mutato per sempre la storia delle donne e degli uomini che hanno accettato (e accettano ancora oggi) l’evento del «Regno». Quel Regno che qui ricorda Maria Maddalena «nasce nel momento in cui cambiamo noi stessi».
Temi: Maria Maddalena, Gesù, vocazione, sequela, donna, testimonianza, coraggio, libertà.