Un film disturbante ma che offre ottimi spunti di riflessione. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia arriva nelle nostre sale L'Ultima Ora.

Di Gianluca Bernardini

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I ragazzi ci guardano e noi adulti che facciamo? Li osserviamo realmente? Cerchiamo di capire come sono, cosa pensano, come agiscono? Ci occupiamo fattivamente di essi? E poi: siamo sicuri, nonostante tutto, di essere capaci di comprendere il mistero dell’adolescenza, pur avendolo noi stessi attraversato? Sono queste alcune delle domande sottese de «L’ultima ora» di Sébastien Marnier, presentato con successo all’ultimo Festival di Venezia. Tratto dal romanzo omonimo di Christophe Dufossé, il film parla del quarantenne Pierre (Laurent Lafitte), chiamato in una scuola superiore d’élite, a sostituire un professore che si è gettato dalla finestra durante la lezione.
La classe, composta da ragazzi intellettivamente dotati, appare al supplente alquanto strana. Soprattutto la sua attenzione si rivolge ad un gruppetto di sei ragazzi che sembrano essere chiusi in se stessi, privi di emozioni, indifferenti a tutti. La sua preoccupazione, contraria al corpo docente piuttosto rassegnato, diventa però ossessione quando scopre quello che i ragazzi fanno fuori da scuola.
In un clima di tensione continua, il racconto ci porta così ad entrare, via via sempre più insistentemente, su quei temi attuali che vanno dalla paura alla rassegnazione nei confronti di un «brutto» mondo che stiamo consegnando alle future generazioni. Dove ogni responsabilità viene disattesa e alle emergenze si danno deboli risposte politiche nonché azioni poco praticabili. Se qui si respira in un certo senso lo spirito moderno dei «Fridays for Future», ciò che emerge, ed è preoccupante, è l’assenza totale della «comunità educante». Due universi, giovani e adulti, contrapposti che sembrano percorrere strade parallele senza trovare vie di convergenza. Per fortuna il finale ci lascia, seppur sgomenti, intuire una possibile soluzione. Da vedere per riflettere insieme, prima che sia troppo tardi.

Temi: ragazzi, scuola, adulti, generazioni, paura, male, mondo, futuro, clima, responsabilità, educazione.