Mentre le sale cinematografiche riprendono le loro attività, nonostante la mancanza di film di nuova uscita che, speriamo, ritorneranno prestissimo, si stanno attivando numerose arene estive. Il “cinema all’aperto”, è un’ottima occasione per godere dei migliori prodotti della stagione in totale sicurezza.
Il film perfetto da vedere sotto le stelle, per gli amanti dello sport e delle belle storie, è Le Mans ’66 – La grande sfida.
La Ford negli anni ’60 era in crisi di vendita. L’ingegnere Lee Lacocca ebbe un’idea per rilanciare l’immagine dell’azienda: vincere la durissima corsa delle 24 Ore di Le Mans. Per battere lo strapotere della Ferrari nella competizione, viene ingaggiato il britannico Ken Miles.
Pilota amatoriale dal carattere durissimo, verrà cambiato dall’amicizia con l’ex corridore e Carrol Shelby. Le Mans ‘66 è un film tecnicamente ottimo, tanto che venne candidato a 4 Oscar. Miles (il cui nome ricorda i limiti delle miglia all’ora che egli infrange) fatica a vivere una vita sicura. La sua è una vocazione alla velocità. Sa di essere guardato dal figlio e, nonostante i suoi modi bruschi, fa della sua vita una lezione su come rialzarsi con dignità e seguire la propria strada.
Un film di amicizia e di resilienza, carico di energia, che oggi aiuta a pensare a un altro modello sportivo che è riuscito a ispirare con le sue vittorie: Alex Zanardi. “Lo sport è questo: guardare qualcuno che ottiene un grande risultato significa entrare nel percorso che l’ha portato ogni giorno a mettersi in gioco e fare il meglio che poteva. Ti fa dire: lo posso fare anch’io”. È questa la filosofia del campione Zanardi, che oggi sta combattendo un’importante battaglia e che si ritrova anche nelle emozioni di Le Mans ’66.
La vera rivoluzione di Ken Miles e Carrol Shelby raccontata nel film, non è la vittoria, ma l’aiutare gli altri a raggiungere il traguardo, anche a costo della sconfitta. Nel cinema, così come nella vita, lo sport, quando è pulito e leale, è una poesia dedicata al corpo. Guardiamo questo film all’aperto mantenendo lo stupore ad ogni curva e ad ogni miglio, perché è questo sentimento che può aiutare ad avvicinarsi a ciò che va oltre noi. Lo sport ispira l’arte. E l’arte parla alla vita. E oggi, abbiamo quanto mai bisogno di campioni.
Temi: velocità, competizione, vita, sport, resilienza, amicizia