Ritorna sul grande schermo Pupi Avati con un film che interroga il passato per poter andare avanti, un'opera meditativa scandita dal tempo liturgico.
Di Gianluca Bernardini
“I Leggenda”, il duo musicale formato da Marzio (prima Lodo Guenzi poi Gabriele Lavia) e Samuele (prima Nick Russo poi Massimo Lopez), si rivedono a Bologna dopo anni dalla loro separazione professionale e non solo, a causa anche di Sandra (prima Camilla Ciraolo poi Edwige Fenech) che Marzio aveva sposato ma con la quale non era riuscito a mantenere saldo il rapporto. L’incontro con la ex al funerale del figlio di Samuele, dopo trentasette anni in cui non si sono più rivisti, riporta a galla un passato doloroso che ha segnato in diverso modo le vite di entrambi, lasciando, però, nel profondo, quella sedimentata certezza di essere bisognosi l’uno del l’altro.
Una storia al presente, narrata dal maestro Pupi Avati, a cui si oppone sullo schermo un passato condito di quelle tracce di nostalgia e poesia che ora non sono più, ma che sono rimaste legate a lungo nel profondo dei protagonisti di questa storia dolceamara. Un’opera, quindi, malinconica, segnata da una colonna sonora in cui emerge più volte il brano cantato da “I Leggenda” (scritto dallo stesso Avati con Sergio Cammariere), dal titolo medesimo del film, che recita infatti così: “Le cose belle son fuggite via dal cielo buio della mia vita, vennero una domenica di giugno che avemmo per essere felici…”. La quattordicesima domenica del tempo ordinario è un titolo insolito, dal significato a prima vista difficile da decifrare. Come dichiarato dal maestro, il riferimento è al tempo liturgico.
Al periodo della primavera dopo la Pasqua in cui, per lo più, avvenivano i matrimoni. Il film pare un racconto di un’altra epoca. Eppure, dentro un tempo in cui facciamo fatica a scorgere tutti quei valori che vorremmo affidare alle generazioni future, Avati ci dona, forse, una delle consegne più importanti: che in fondo “l’altro” (o l’Altro?) ci è sempre necessario.
Temi: amore, vita, amicizia, musica, matrimonio, sogni, tempo, stagioni, reciprocità