Poteva essere il terremoto l’ultima tragedia che mai ci potesse capitare nella vita? Come sappiamo no, c’è stata pure una pandemia e ora è in corso una guerra che ci lascia con il fiato sospeso. Quasi che non avessimo un attimo di pace. Come se ci fosse sempre “qualcosa da perdere” nella nostra esistenza.
Don Gianluca Bernardini
Parte da questa considerazione “La ballata dei gusci infranti” di Federica Biondi, alla sua prima prova come lungometraggio, girato in terra marchigiana (bella fotografia!), colpita abbastanza duramente dall’ultimo terremoto.
Quattro storie legate tra loro dalla figura di Jacopo, il giovane matto del villaggio, che gira per i boschi decantando la bellezza della natura, a suon di versi di Dante. Un racconto poetico che lascia spazio alla riflessione: quando viene a mancare persino la speranza in un futuro cosa resta? Nel film vi è chi ha perso la casa proprio nel momento in cui la famiglia si allarga, chi l’amore una vita, chi si trova sola nel proprio lavoro e fatica a campare, e chi da straniero prova ad essere accolto per quello che è.
Solo il loro cercare di rimanere uniti darà un briciolo di speranza dentro la frammentarietà della vita, nonché dello stesso racconto. Perché, a volte, è proprio difficile mettere insieme “i cocci” nella propria esistenza, quando questa non sempre può essere così lineare, tanto da farti rimanere perennemente in piedi. Il coraggio, la passione, nonché la poesia, forse, possono aiutare a darsi la mano l’un l’altro per rompere quel senso di spaesamento che rischia di incupire persino i nuovi orizzonti.
Forse, come direbbero Random & Zenit, autori e interpreti dell’omonima canzone che fa da colonna sonora, occorre affrontare insieme le nostre paure per poterle esorcizzare e continuare a vivere: “Se mi scorderò di questo tempo che vola come un aeroplano, che la vita ti cambia in un attimo. E non riesco più a trovare un senso, più a fare di meglio. Non avere paura, mi manchi come l’aria. Perdere cosa? Tornare a casa. Una nuova storia”.
Temi: terremoto, perdita, paura, ripartenza, solidarietà, lotta, unità, comunità, poesia