di Gianluca BERNARDINI
Nel 2006 in Scozia, grazie alla mediazione britannica e irlandese, i due leader dell’Irlanda del Nord si riunirono, dopo anni di lotte e morti, per un accordo storico. Così il carismatico predicatore protestante Ian Paisley (Timothy Spall) e il capo dichiarato dell’Ira (Esercito repubblicano irlandese) Martin McGuinnes (Colm Meaney), grazie allo stratagemma di «un viaggio», finalmente poterono rivolgersi la parola. A causa degli agenti atmosferici le trattative furono interrotte poiché il reverendo Paisley, che voleva ritornare a Belfast per festeggiare il suo cinquantesimo di matrimonio, dovette anticipare il volo. McGuinnes decise così di viaggiare con lui in auto verso l’aeroporto di destinazione. Il film «Il viaggio – The Journey», presentato con successo all’ultimo Festival di Venezia, parte da questa felice forzatura che vide due acerrimi nemici, secondo la storia, trovare quell’accordo che li portò ad essere uno il primo ministro e l’altro il vice, nemici e poi «amici», in un tempo di pace durato almeno fino ad oggi. Nick Hamm ne fa una godibilissima commedia drammatica ispirata a quei giorni e soprattutto a quel «viaggio condiviso» che tra il ricordo dell’atroce passato, impregnato di sangue e morte, e un’apertura al futuro, ricca di speranza, vede sciogliersi due anime votate alla politica, ma soprattutto al «bene» di un Paese e del suo popolo: «Forse dovremmo guardarci indietro e fare le cose diversamente». Hanno lottato da veri leader per i propri ideali, arrivando anche alle armi e alla guerra civile, ma alla fine è il loro sguardo rivolto all’orizzonte che salva. Dalle macerie (la chiesa distrutta in cui parlano del senso del «martirio») nonché dalle tombe (il cimitero diventa lo scenario per «ricordare» tutto il dolore inflitto) si può, infatti, ricostruire e rinascere. Ne risulta così una «parabola», ben costruita e ben interpretata, che merita la visione soprattutto delle giovani generazioni perché «imparino», sorridendo pure, dagli errori e soprattutto dalle buone decisioni: «I giovani lottano per un ideale, i vecchi per lasciare un segno».
Temi: Irlanda del Nord, politica, guerra, lotta, pace, martirio, amicizia, speranza, futuro.