di Gianluca BERNARDINI
Non c’è niente da fare: con il talento si nasce. Se poi s’intende un «dono straordinario», beh allora in questo caso pochi, probabilmente, eccellono. Sono eccezioni che chiedono di essere riconosciute e sulle quali occorre porre massima attenzione, prevedere percorsi particolari nonché sfruttare al massimo per il loro bene o quello della società. È quello che pensa nonna Evelyn (Lindsay Duncan) riguardo a Mary (Mckenna Grace, bravissima), la quale ha ereditato dalla madre materna, venuta a mancare troppo presto, un talento speciale per la matematica. Non c’è niente che la bimba di sette anni non conosca riguardo a numeri, equazioni complesse, problemi matematici. Per lei ogni libro sul tema non è che un passatempo divertente con cui cimentarsi. Tant’è che è lo zio Frank (Chris Evans), che ha avuto in custodia la piccola, a doverle ricordare di uscire a giocare. Pur riconoscendo l’intelligenza di Mary, egli, infatti, ha promesso alla sorella morente di crescerla come una «bambina normale», lontana dall’educazione che loro stessi da ragazzi hanno ricevuto dalla propria madre. Ma sarà quest’ultima, spinta dalla nobile causa e da un passato piuttosto frustrato, a volerla strappare allo zio per poterle dare ciò che merita. Una commedia agrodolce, ben fatta, che il regista del bel «500 giorni insieme», Marc Webb, mette in scena dopo essersi sperimentato, non sempre con successo, nella saga di «Spider-man». Al centro il tema dell’educazione. Quando per eccesso di «attenzione» si può arrivare ad arrecare gravi danni. E il rischio che si corre è quello di far prevalere il proprio egoismo piuttosto che il bene dei piccoli o il diritto all’infanzia. Un film semplice, a tratti forse scontato, ma non banale. Con una «chicca» su tutte che merita la nostra attenzione. Alla domanda di Mary sull’esistenza di Dio lo zio Frank non dà una risposta certa, ma invita la nipotina a guardare a Roberta (Octavia Spencer) – la vicina di casa che spesso si prende cura di lei e che è credente – poiché lui si fida di lei. Che dire? Chapeau: non c’era risposta migliore.
Temi: bambini prodigio, talento, educazione, infanzia, bene, sacrificio, egoismo.