Poteva essere tranquillamente “il film” per San Valentino, per coppie in cerca di una serata romantica unita al divertimento, invece “Corro da te” di Riccardo Milani (suoi “Come un gatto in tangenziale” uno e due), esce ora nelle sale per allietare, forse, i nostri animi un po’ombrosi e preoccupati.
Di Gianluca Bernardini
Basato su “Tout le Monde Debout”, scritto e diretto da Franck Dubosc, la commedia italiana fa centro con la storia del “quasi cinquantenne” Gianni (Pierfrancesco Favino), “tombeur de femmes” nonché rampante manager nel mondo del vestiario sportivo, che per un’occasione fortuita vuole conquistare, con l’inganno, l’ennesima preda, Chiara (Miriam Leone), ovvero la bella musicista, paraplegica a causa di un incidente. Ma, come dice bene il proverbio, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”.
Gianni si troverà così a fare i conti con le sue bugie e con il cuore. L’unico organo, forse, messo troppo tempo da parte, ferito e indurito con il passare degli anni. Tra gag, malintesi e peripezie varie, il film poco per volta alle risate lascia spazio al sorriso e infine (pure!) alla riflessione.
Perché prima o poi la vita ci mette davanti il conto, volenti o meno. Che siano lo scorrere del tempo, le sventure o le occasioni propizie (dipende dai punti di vista), arriva sempre il momento in cui ci è chiesto di toglierci le maschere per compiere, magari, anche un salto di qualità. Non poco per un film, piacevole, capace di intrattenere tutti, anche con alcuni soliti cliché.
Una storia certo che “corre” sul filo del rasoio, dove vengono messi al centro molti valori della vita. Quella che chiede di essere, nonostante tutto, sempre vissuta, dalla testa ai piedi. Magari anche con qualche fermata, ma mai in fase di arresa. Perché come diceva Pirandello:
Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi i miei dolori, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io. Ognuno ha la propria storia. E solo allora mi potrai giudicare.
Temi: amore, coppia, handicap, dolore, timore, vita, sport, accettazione, crescita