Un film che avrebbe dovuto uscire al cinema è arrivato direttamente in home video. SI tratta di Tornare a Vincere (The Way Back) di Gavin O'Connor con Ben Affleck. Una bella storia di trionfi e sconfitte
Di Gabriele Lingiardi
«Tornare a vincere» è uno di quei film che ci fa sentire la mancanza del grande schermo.
Tifiamo, sudiamo, viviamo sul campo da gioco vicini al protagonista la sua battaglia personale. Rialzarsi dopo le cadute: una sfida più grande di noi che avrebbe meritato… uno schermo più grande di noi.
Jack Cunningham è un ex cestista che sta vivendo un momento difficile. Separato dalla moglie, lavora come muratore e allevia un dolore misterioso (lo scopriremo poi) con l’alcol. Non tanto, non poco, solo quello che basta perché tutto gli scorra addosso passivamente.
Un giorno viene chiamato ad una responsabilità: allenare la squadra giovanile di pallacanestro, nella scuola dove ha iniziato la sua carriera. Tutto già visto nella trama, eppure il regista Gavin O’Connor plasma questa «materia semplice» per farla diventare un’efficace metafora dell’esistenza spirituale. Come un giocatore che si libra in aria per tirare il pallone a canestro, così tutti noi siamo liberi. Liberi di cadere e farci male, o liberi di segnare il punto decisivo e ribaltare un’intera partita (le nostre scelte). Ma nessuno è da solo in questo match che è la vita.
Abbiamo bisogno di una squadra che corra verso l’obiettivo con noi, che condivida il dolore e la fatica. È quello che succede a Jack, cambiato dal suo team più di quanto lui sia riuscito a cambiare loro. Il cinema ha sempre presentato allenatori capaci di tirare fuori il meglio grazie alle loro capacità. Jack invece cambia gli atleti cadendo, mostrandosi nella sua fragilità, ma amandoli come figli.
L’importante non è quindi vincere, ma scendere il campo per provare ad essere il meglio di ciò che siamo. Non solo nello sport. La forza del film risiede proprio nella parabola umana di Jack. Ben Affleck (che interpreta il personaggio dopo essere uscito lui stesso dalla terapia contro l’alcolismo), entra anima e corpo in questo bellissimo personaggio. Il suo trionfo più grande non è una medaglia, ma la forza di chiedere scusa per avere smesso di andare avanti, pensando che la lunga partita della vita fosse ormai perduta.
Temi: rinascita, sport, basket, educazione, genitorialità, lutto, alcolismo, matrimonio, seconda possibilità.