Il parliamone con un film di questa settimana è dedicato a Quando eravamo fratelli, un racconto di formazione con forza autoriale perfetto per riflessioni da cineforum.
di Gianluca Bernardini
«Calore, calore, calore…» si ripetono i tre fratellini sotto la coperta, illuminati da una torcia elettrica, a mo’ di rifugio quando il mondo fuori sembra che li si scagli addosso.
Manny, Joel e Jonah sono i tre ragazzini (attori non professionisti) di origine portoricana, ma residenti negli Stati Uniti, a Utica, protagonisti del film di Jeremiah Zagar (tratto dal romanzo d’esordio di Justin Torre Noi, gli animali) che ha spopolato al Sundance Film Festival. Un racconto di formazione, dentro un contesto familiare piuttosto precario, carico di emozioni. Le stesse che il più piccolo, Jonah, disegna di nascosto di notte, sotto il letto, e che il regista fa prendere vita tramite inserti d’animazione che rendono l’opera assolutamente originale.
Girato in pellicola «16mm», con camera praticamente addosso ai piccoli, il film colpisce per la sfrontatezza e allo stesso tempo limpidezza con cui si narrano i momenti spensierati, come quelli più drammatici, di un’infanzia difficile, nonché tormentata. La famiglia, i vicini, il contesto culturale, tutto viene colto in maniera reale, ma allo stesso tempo delicata, dove lo spazio sospeso dei sentimenti viene catturato da una fotografia capace di rivelare ciò che normalmente resta più nascosto. Qui si evince il potere del cinema, quello d’autore, che sa mettere in risalto le caratteristiche peculiari della «settima arte» (un po’ alla Terrence Malick). Senza fronzoli e lungaggini, lo spettatore perciò viene così portato ad interrogarsi con una storia di infanzia che, anche se del tutto differente rispetto a quella di molti, vede le medesime fatiche nel diventare «grandi». Dentro lo sguardo dei ragazzi, impariamo così a guardare quegli adulti che, per diverse ragioni, fanno fatica a crescere nonché a vivere. Con pietà, forse, o senso di misericordia. Perfetto per un cineforum.
Temi: famiglia, ragazzi, crescita, affetti, difficoltà, violenza, cammino, scoperta di sé.