di Gianluca BERNARDINI
Nessuno parla, ma tutti comunicano. Sarà capitato a tutti di assistere a scene simili sulla metro, nelle sale da attesa, nei ristoranti o nei bar. Tutti connessi tutti alienati. Tutti con la parvenza di «essere presenti» sul momento, ma nessuno nel «qui e ora» perché, in definitiva, «altrove». Non è questo il tempo degli smartphones che hanno cambiato il nostro modo di vivere, facilitandoci su molti campi, ma rivoluzionando, sostanzialmente, anche le modalità con cui relazionarci? In meglio o peggio? Ecco il tema di «Sconnessi» (non nuovo al cinema), il film di Christian Marazziti, che prende spunto proprio da questa tesi: «Ogni giorno compiamo 2600 tocchi di schermo, ma solo 14 sono necessari». Da qui l’idea della storia che vede protagonista il noto scrittore Ettore (Fabrizio Bentivoglio), avverso alle nuove tecnologie, che decide di festeggiare in maniera originale il compleanno in montagna con la sua seconda moglie incinta (Carolina Crescentini), i fratellastri di lei (Ricky Memphis Stefano Fresi) e i suoi due figli (Eugenio Franceschini e Lorenzo Zurzolo), avuti dal primo matrimonio e ormai grandi, insieme alla fidanzata (Giulia Elettra Goretti) di uno dei due. A prendersi cura dello chalet di famiglia la tata ucraina Olga (Antonia Liskova) e la figlia adolescente Stella (Benedetta Porcaroli). Quasi tutti per un verso o per l’altro, assuefatti dalle app, da wikipedia, dalle scommesse o vendite online, così pure dai social network tanto da far escogitare in Ettore un piano diabolico per togliere «campo» e portarli finalmente alla realtà perché si guardino in faccia e parlino tra loro. Tra colpi di scena e siparietti simpatici, la commedia fila via liscia, lasciando tuttavia le premesse iniziali non del tutto soddisfatte. Come se mancasse qualcosa a questi «personaggi» che hanno molto da condividere con noi e con i nostri comportamenti nei confronti dei device, ma che non riescono fino in fondo a farci trovare quell’empatia che un film dovrebbe saper dare (come «Perfetti sconosciuti», per esempio). Tuttavia un plauso va fatto per aver affrontato questo argomento sempre più importante non solo per le giovani generazioni.
Temi: smartphone, relazioni, comunicazione, interazione, famiglia, giovani, tempo, connessione, alienazione.