di Gianluca BERNARDINI
Qual è il limite tra la verità e una bugia a fin di bene? Potremmo trovare qui una chiave di interpretazione dell’ultimo film di Jim Sheridan (ricorderemo tutti il suo «Nel nome del padre») «Il segreto», basato sul best seller omonimo di Sebastian Barry, da cui il regista però si è preso molte licenze. Il film narra la storia di Rose (la bravissima Vanessa Redgrave, interpretata da giovane da Rooney Mara), un’anziana donna ricoverata da quarant’anni in una clinica psichiatrica irlandese, accusata di aver ucciso il figlio, appena nato, frutto di un presunto amore proibito con il prete cattolico del villaggio padre Gaunt (Theo James). Una falsità contro la quale ella combatte da una vita. Rose, infatti, sostiene da sempre di essersi sposata in segreto con Michael (Jack Reynor), un pilota che combatté per l’esercito inglese e che quel bimbo, stappatole alla nascita, non era altro che il loro figlio. L’incontro con il dottor William Grene (Eric Bana), chiamato per trasferirla in un’altra struttura, che si appassiona alla sua tragica storia, diventa occasione per ritornare sui fatti, alla ricerca della verità. Sheridan ci offre così un vero melodramma, carico di pathos e colpi di scena, tenendo sullo sfondo un periodo storico particolare che vide l’Irlanda e l’Inghilterra coinvolte in forte tensioni durante la Seconda guerra mondiale. Una grande storia d’amore, di passione nonché di «peccati» (presunti o tali che siano), narrata a colpi di flashback ed interpretata da un grande cast. Sullo sfondo, ancora una volta, una Chiesa cattolica arcigna e forse troppo poco misericordiosa. Un atto d’accusa esplicitata anche nelle azioni di padre Gaunt che se da un lato si fa portatore della salvezza delle anime dall’altro non esita a condannare. Un tempo «oscuro» certo della Chiesa d’Irlanda, più volte messo in scena (non ultimo nel film «Philomena» di Stephen Frears), che anche qui non si esita a mettere in mostra, facendo leva con forza sul tasto dell’ambiguità delle scelte. A ragione o a torto? Sicuramente non tenendo conto della complessità del tempo e delle storie personali. Le uniche, forse, capaci di rendere ragione agli eventi. Con tutte le luci e le ombre che permangono oltre i «nostri» racconti. Da vedere per discuterne.
Temi: amore, passione, guerra, Chiesa, manicomio, menzogna, verità, segreto.