di Gianluca BERNARDINI
Fresco agli ultimi Oscar di ben tre premi (migliore attore non protagonista, montaggio e sonoro), nonché vincitore al Sundance 2014 e ai Golden Globes 2015, «Whiplash», del giovane regista americano Damien Chazelle alla sua seconda prova, è stato riconosciuto come miglior film musicale degli ultimi dieci anni. Se da una parte protagonista indiscussa del film è certamente la musica o meglio ancora la batteria (e la camera ce la rende a tutto tondo), al centro troviamo però una sorta di quei racconti di formazione che lasciano col fiato sospeso fin dai primi colpi di «bacchette». Andrew (Miles Teller) ha ottenuto la possibilità di accedere a una delle migliori scuole di genere a Manhattan, il suo sogno. Lì incontra per la prima volta l’insegnante che tutti vedono come mito e temono in assoluto: Terence Fletcher (J.K. Simmons, reale direttore d’orchestra prima di approdare al cinema). Tra i due nasce un rapporto allievo e insegnante che presto verrà messo sul banco di prova. Se il giovane si mostra talentuoso e determinato (anche di fronte alla famiglia), l’insegnante pretende non solo il massimo, ma l’inverosimile. In una sorta di addestramento militare, Andrew deve sudare (letteralmente) sangue. Non basta essere bravi per essere i migliori, occorre superare se stessi per cui non ci sono affetti (anche una ragazza può distrarre), fatiche (ore martellanti di prove), pietà (non si guarda in faccia nessuno). Il professor Fletcher (premio Oscar meritatissimo) non usa mezze vie: sa quello che vuole e pretende di ottenerlo nella maniera più «sporca» possibile (una sorte di «dirty education»). Duro, forte, esagerato fino al punto da chiedersi se tutto questo non è forse addirittura pura violenza (psicologica) messa in scena (necessaria?). Una sfida (guerra?) a suon di jazz (bello, anche per chi non lo ama), sedie tirate, pause di riflessione sotto un montaggio serrato che mantiene alta la tensione e l’attenzione dello spettatore fino a un finale strepitoso. Un affascinante «lavoro» che lascia, giustamente, aperta qualche domanda sui «limiti» umani.
Temi: musica, passione, talento, educazione, scuola, violenza, limiti umani.