di Gianluca BERNARDINI
Di mamma ce n’è una sola! Lo si dice, lo si sa e lo si profetizza. Un po’ come lo fa Garry Marshall (suo l’indimenticabile «Pretty woman») in «Mother’s Day», una commedia corale americana uscita in Italia un po’ fuori tempo massimo. Nel film, pochi giorni prima della festa della mamma, il regista ci porta a conoscenza di diverse situazioni che si incrociano tra loro. Un vero ritratto borghese fujicolor dove si tratteggia ogni tipo di situazione (davvero tutte?) sullo schermo: dalla moglie tradita (Jennifer Aniston) con una ragazzina più giovane che «gioca» a fare la mamma, a quella di successo (Julia Roberts) che ha sostituito con la carriera una maternità arrivata troppo presto nella vita, a quella di una madre di provincia arroccata alle proprie tradizioni alla quale è stata nascosta la verità sulla situazione attuale delle figlie (una sposata con un indiano e l’altra omosessuale con tanto di compagna con figlio appresso), fino alla mamma eroe «soldato» che purtroppo non ha mai più fatto ritorno a casa. E così via. Tra gag e temi importanti, ma (ahimè!) toccati solo superficialmente, il film tenta di accontentare tutti, in un tempo in cui la realtà è sì variegata e variopinta, ma anche molto più problematica di come qui la si dipinge. Se da una parte il tono leggero fa bene e i buoni sentimenti vincono su tutto, si ha l’impressione che si sia puntano molto sull’intrattenimento (non del tutto riuscito, a dir la verità) e poco sull’approfondimen-
to, non solo della figura genitoriale femminile, ma anche di tutto ciò che le gira attorno. Se in qualche modo si voleva ribadire in «Mother’s Day» che, nonostante cambino i tempi e le generazioni, il valore di una madre resta unico e inviolabile, la realtà, lo sappiamo, è tutt’altra cosa. Le soluzioni zuccherine riprese a tesi qua e là nel film lasciano a malapena un sorriso. Non tutto (l’esperienza insegna) si risolve così facilmente nella quotidianità e chi lotta con i «problemi» messi in scena conosce bene le fatiche nonché i drammi. Una nota positiva su tutto però c’è: mettersi in discussione e saper cambiare idea sono valori spesso vincenti nella vita. E non è poco.
Temi: maternità, famiglia, figli, legami, tradizioni, affetti, amore, vita.