I consigli di visione per i film di Natale, proposte variegate e per tutti i gusti che promettono intrattenimento ed emozioni
È in arrivo un Natale cinematografico veramente per tutti i gusti. Si parte dal blockbuster – già in prima fila per essere il campione di incassi dell’anno – “Avatar: La via dell’acqua”. Lo spettacolare ritorno dietro la macchina da presa di James Cameron, a 13 anni di distanza dal primo capitolo, è uno spettacolo visivo assoluto. Con tre ore e un quarto di durata il film è una presentazione del massimo delle capacità tecnologiche che il grande schermo può offrire. I temi dell’ecologia e della famiglia, marchio di fabbrica della saga, sono parecchio sottolineati, ma la riflessione migliore viene ancora dall’esperienza immersiva. Grazie al motion capture, la tecnologia che “cattura le emozioni” degli attori e le inserisce nei corpi digitali, ci si sente in presenza di creature plausibili e con cui è possibile emozionarsi. Un esercizio di empatia che solo il cinema può regalare. Per chi avesse voglia di commedie arriva l’attesissimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo: “Il grande giorno”, in sala dal 22 dicembre. Un matrimonio tragicomico diretto da Massimo Venier, il regista dietro a tutte le migliori commedie del trio. È apprezzabile la capacità di saper divertire su più registri. Alla comicità fisica di Aldo, si alterna quella situazionale e di parola di Giovanni e Giacomo, con un potenziale divertimento per tutta la famiglia. Chi cerca la qualità artistica non può perdersi “The Fabelmans”, il nuovo film di Steven Spielberg in pole position per le candidature agli Oscar. Il regista racconta una storia che ha già disseminato nei suoi capolavori, ovvero quella della sua vita. Da sempre i suoi personaggi hanno preso aspetti delle persone e degli eventi reali che ha vissuto e con cui si è identificato. Questa volta, pur cambiando il cognome, sappiamo che i Fabelmans sono la famiglia Spielberg. La storia d’amore suo padre e sua madre viene indagata attraverso il cinema, un’arte che travolge il cuore e gli occhi di Sammy, alter ego di Steven. Come accaduto realmente, il ragazzo riprende un dettaglio della vita della madre. Ciò che resta impresso nella pellicola cambierà per sempre ciò che lui sapeva della sua famiglia. Una potente dimostrazione di come la lente del cinema possa svelare la verità.